BOLETUS è il nome di una coppia di tavolini utilizzabili in modo versatile nei diversi ambienti della casa. L’obiettivo di questo progetto è conservare un rapporto autentico con le forme della tradizione, ma attraverso una nuova lettura, che faccia emergere nuovi significati: un complemento d’arredo nuovo ma al contempo rassicurante. La prima referenza è il “capasone”, oggetto della memoria e della tradizione: l’utilizzo della ceramica per la base dei tavoli rimanda proprio alla società contadina e fa riferimento ad una delle principali attività artigianali pugliesi, riconosciuta in tutto il mondo oltre che per la qualità e l’originalità, soprattutto per l’immaginario che evoca. La parte superiore è in legno di ulivo recuperato dalle piante abbattute vittime di Xylella: un materiale adatto alla realizzazione di mobili perché consente di ottenere profili sottili altamente resistenti e compatti. Entrambe le parti sono facilmente separabili (incastro maschio-femmina) e sono internamente cave, per ridurre il peso complessivo e per esigenze produttive, favorendone movimentazione, corretta manutenzione e pulizia. I top dei tavolini sono ribassati, per creare l’accenno di una cornice di contenimento. La finitura dell’ulivo è naturale, per la ceramica ho ipotizzato una gamma colori declinabile sia in finitura lucida che opaca.